Continuano le esplorazioni all'abisso Bombassei





Dall'inizio dell'estate 2013, Il Gruppo speleologico lunense si è unito ad una iniziativa esplorativa dell'Unione Speleologia Pratese e di Leonardo Piccini, libero speleologo toscano, all'Abisso Bombassei. L'abisso si apre con una profonda fenditura nella roccia nel fianco ovest del pizzo delle Saette a quota 1565 m s.l.m .La cavità è stata scoperta dal Gruppo Speleologico Bolognese negli anni 60.
Le prime esplorazioni si erano arrestate su di una frana, incontrata a 200 metri di profondità, alla base del pozzo di ingresso che impedisce la prosecuzione della discesa. Da allora l'esplorazione dell'abisso era stata data per conclusa. La nuova iniziativa di ricerca si è originata durante una punta esplorativa nell'estate del 2012 dall'intuizione di Leonardo (UniFi), Giampaolo (USP) e Fabio (USP) di traversare il pozzo di ingresso alla ricerca di un passaggio alternativo.
Questa "finestra" effettivamente individuata a 50m di profondità ha portato alla scoperta di un magnifico sistema di pozzi paralleli che ha permesso di spingere le esplorazioni fino alla profondità di 400m.Le esplorazioni sono tutt'ora in corso, all'inseguimento dell'imponente flusso d'aria che attraversa la cavità e che indica la presenza di ancora altro vuoto vergine da illuminare.
La ricerca è particolarmente stimolante per la quota a cui si trova l'ingresso che fa sperare ancora in un grosso dislivello potenziale prima di raggiungere la zona satura in cui tutte le cavità della montagna sono allagate permanentemente dall'acquifero carsico e che rappresenta il traguardo ideale di ogni esplorazione speleologica. Basandosi sulla quota delle sorgenti che riportano in superficie l'acqua che attraversa l'abisso, il livello di falda dovrebbe trovarsi intorno ai 5-600 m s.l.m. .
Il viaggio sarà lungo e per nulla scontato. Solo qualche volta i capricci della montagna consentono agli speleologi di raggiungere le azzurrine limpidezze dei laghi sifone nel proprio ventre. Frane, strettoie, meandri, labirinti senza uscita e lunghe ore di fatica nell'oscurità ci separano dalla meta. Vi terremo aggiornati!